Il piano comunale di protezione civile è l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio.
Si tratta di uno strumento fondamentale di prevenzione e gestione dei rischi naturali che ha l'obiettivo di garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini che vivono in aree esposte a tali evenienze (terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, mareggiate, deficit idrico, incendi boschivi, etc) poiché consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso.
Il piano comunale di protezione civile è un obbligo dei Comuni, previsto dalla Legge n. 100 del 2012 (in G.U. n.162 del 13.07.2012) e ribadito dal Codice di protezione civile di cui al Decreto Legislativo n. 1 del 2018 (in G.U. n. 162 del 22.01.2018), e deve essere approvato con deliberazione consiliare.
È uno strumento dinamico, da aggiornare dopo ogni calamità, che si fonda sui paradigmi della previsione e prevenzione, l’obiettivo di mitigare e contrastare i rischi naturali nonché di gestire le situazioni di emergenza garantendo, in tali circostanze, il mantenimento degli standard di vita messi in crisi.
Il territorio della Campania è fortemente esposto sia a rischi naturali che antropici. In questa consapevolezza, la Regione, al fine di rendere omogenei gli interventi nei vari comuni del territorio regionale, ha emanato le linee guida per la redazione di tali strumenti e ha poi stanziato 22 milioni di euro (con le delibere n.146 del 27/05/2013 e n. 665 del 29/11/2016) per garantire agli enti locali le risorse economiche necessarie a dotarsi di un aggiornato Piano di protezione civile.
Ciascun piano parte dalla conoscenza del territorio di riferimento e individua un modello d’intervento operativo: assegna le responsabilità decisionali ai vari livelli di comando e controllo, indica le strutture da utilizzare per la gestione dell'emergenza, definisce un sistema di comunicazione che consente uno scambio costante di informazioni.
In dettaglio, il Piano:
- assegna la responsabilità alle organizzazioni e agli individui per fare azioni specifiche, progettate nei tempi e nei luoghi, in un’emergenza che supera la capacità di risposta o la competenza di una singola organizzazione;
- descrive come vengono coordinate le azioni e le relazioni fra organizzazioni;
- descrive in che modo proteggere le persone e la proprietà in situazioni di emergenza e di disastri;
- identifica il personale, l'equipaggiamento, le competenze, i fondi e altre risorse disponibili da utilizzare durante le operazioni di risposta;
- identifica le iniziative da mettere in atto per migliorare le condizioni di vita degli eventuali evacuati dalle loro abitazioni.
Il piano, inoltre, è lo strumento che fornisce ai cittadini informazioni sugli scenari di rischio e sull'organizzazione dei servizi di protezione civile del proprio territorio, garantendo la loro partecipazione attiva, anche al fine di consentire loro di adottare misure di autoprotezione nelle situazioni di emergenza.
Attualmente, grazie all'impegno massiccio della Regione Campania, il 93% dei Comuni è dotato del Piano di protezione civile: sono infatti 513 su 550 le amministrazioni locali in regola.
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